Iscritto il: 28/04/2010, 18:25 Messaggi: 204 Località: Milano
vai su video dalla rete e commenta quello ah ah ah ah
_________________ Dio ha tanto amato il mondo,ke ha dato il suo unigenito Figlio,affinché chiunque crede in lui nn perisca, ma abbia vita eterna Infatti Dio nn ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui
Dopo quasi tre anni dall'ultimo messaggio, è giusto aggiungere altri elementi di discussione all'interno di codesto interessante topic. Il sottostante filmato, però, non consta in un'esibizione fra mille, bensì in una preziosissima intervista pescata da Youtube e fatta nel settembre 2012 al celeberrimo fuochino modugnese Michele Bruscella.
Le riflessioni del sig. Bruscella, pur essendo esposte con toni assolutamente cordiali, contengono in realtà dei passaggi che confermano, in modo inequivocabile, l'incompatibilità artistico-artigianale del c.d. piromusicale colla Pirotecnica e, soprattutto, colla Pirotecnica Aerea.
Lascio a tutti gli utenti la possibilità di scorgere da soli suddetti passaggi riservandomi di intervenire in un successivo intervento.
Buona visione e buon ascolto.
_________________ I fuochi marciano nel tempo e nel silenzio. (Francesco Nicassio)
Nel messaggio di sopra, come si nota, è postata una video-intervista del 2012 fatta a Michele Bruscella sui c.d. piromusicali.
Dopo essermi preso qualche giorno di pausa, vengo ora incontro, per corretteza, a tutti gli amici utenti colle parole che seguono.
Nella summenzionata intervista, coll'estremo garbo tipico di ogni sua esternazione, il celeberrimo fuochino modugnese stabilisce tre cose fondamentali a riguardo dei c.d. piromusicali:
1) nell'ambito del cosiddetto piromusicale, solo gli effetti di terra (come quelli ad effetto fumogeno, ad esempio) hanno maggiori probabilità di andare a ritmo di musica;
2) nell'ambito del cosiddetto piromusicale, invece, gli effetti-terra aria (come i traccianti, ad esempio) hanno soltanto discrete probabilità di andare a ritmo di musica;
3) nell'ambito del cosiddetto piromusicale, poi, gli artifizi aerei come le sfere e le granate cilindriche valgono come mero accompagnamento data la loro estremissima (nonchè frequentissima) difficoltà a conciliarsi col ritmo musicale.
Essendo Michele Bruscella uno dei massimi rappresentanti della Pirotecnica Italiana diviene altresì impossibile concepire qualunque tipo di artifizio come una sorta di strumento a parte: quindi o essi vanno sempre a ritmo di musica o il cosiddetto piromusicale di turno si presenta come concettualmente e fattivamente fallimentare.
E' decisamente vero, infine, che il cosiddetto piromusicale si presenta come pericoloso perfino sul piano dell'ordine pubblico, dato l'obbligo pratico per gli spettatori di piazzarsi tutti in prima fila per non pregiudicare l'ascolto della traccia musicale. Suddetto pericolo, invece, nell'ambito della Pirotecnica Aerea "Normale" (definita così dai suoi più acerrimi e reali detrattori) cessa di esistere poichè ogni sparo rimane uditivamente tale anche a 400-500 metri di lontananza, se non addirittura di più.
L'incompatibilità artistico-artigianale colla Pirotecnica Aerea rimane immutata perchè il cosiddetto piromusicale ha maggiori probabilità di riuscita senza gli articoli aerei.
L'incompatibilità artistico-artigianale colla Pirotecnica in genere rimane immutata perchè il cosiddetto piromusicale prevede sì una traccia audio con ritmi relativamente "perfetti", ma anche una performance pirica tutt'al più protesa alla sola "precisione", data la naturale impossibilità di controllare al 100% la riuscita di ogni artifizio incendiato (a cominciare dai c.d. cavalli di battaglia).
_________________ I fuochi marciano nel tempo e nel silenzio. (Francesco Nicassio)
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